Le cave di marmo di Carrara e Colonnata
Un percorso tra storia e gusto
Torano è il più lunare, Colonnata il più orientale, Fantiscritti il più suggestivo con i suoi Ponti di Vara dove ogni anno, ad agosto, si ripete la rievocazione storica della lizzatura, antico (e pericolosissimo) metodo di trasporto dei blocchi di marmo.
Stiamo parlando dei tre bacini marmiferi delle Alpi Apuane che si innalzano imponenti alle spalle della città di Carrara. Alte montagne bianche e brillanti da cui si estrae il famoso marmo sin dall’età preromanica: ben prima dei romani, infatti, il marmo di Carrara fu usato dagli etruschi e probabilmente anche dai liguri di Ameglia, mentre oggi viene esportato in tutto il mondo.
Per visitare le cave sono a disposizione numerosi tour organizzati che guidano il turista alla scoperta del mondo del marmo, spiegando anche i vari metodi di estrazione e taglio, dall’antichità ai giorni nostri. Gli ospiti di Casale Amati possono accordarsi anticipatamente con i proprietari per mettersi in contatto con le guide esperte e organizzare un tour a pagamento: le guide vi verranno a prendere direttamente al Casale e vi porteranno con jeep autorizzate (nelle cave, ovviamente, non è possibile entrare se non autorizzati, accompagnati e opportunamente attrezzati) in un viaggio mozzafiato alla scoperta degli angoli più suggestivi dei bacini marmiferi, dove grandi artisti come Michelangelo e il Bernini andavano per scegliere il blocco giusto per i loro capolavori.
E una volta conosciuti tutti (o quasi) i segreti del marmo merita una visita il piccolo e delizioso borgo di Colonnata, circondato dal bianco delle cave. Qui a tavola fa da padrone il celebre lardo di Colonnata, speziato e lasciato sapientemente “stagionare” per almeno sei mesi all’interno di conche rigorosamente di marmo di Carrara. Non avrete che l’imbarazzo della scelta per assaggiarlo: le larderie sono ovunque e spesso servono anche stuzzicanti salumi e formaggi con confetture e miele. Merita, infine, una foto il monumento al cavatore che ha come sfondo d’eccezione proprio le cave. Un’intensa opera site specific che racconta il duro lavoro di chi cava il marmo.