Le Cinque Terre
Tra cielo e mare, alla scoperta di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso.
Sospese tra terra e mare, sono le Cinque Terre; cinque antichi borghi marinari che si estendono per un suggestivo tratto della riviera ligure orientale compresa tra Punta Mesco a ovest e Punta di Montenero a est, in provincia della Spezia.
Un luogo magico, ricco di tradizioni e natura, entrato a buon diritto nella “World Heritage List” dell’Unesco e situato all’interno di un Parco Nazionale attorniato da un’Area Marina Naturale Protetta.
Raggiungere questi luoghi è facile. Il mezzo consigliato è il treno, ma vi si può arrivare anche in battello o in auto. E, per chi ama il trekking, esistono sentieri spettacolari che congiungono una terra all’altra.
Ad affascinarvi saranno le tipiche “casette torre” a picco sul mare, i colori pastello, i fitti terrazzamenti a fasce con cui sono intervallate le ripide colline coltivate a vite e a olivo, le viuzze strette, le baie e insenature di un colore blu intenso, le logge e i porticati, le chiesette e i porticcioli, le scalinate, i muretti a secco…
Gli stessi paesaggi incantevoli che hanno emozionato il premio Nobel per la letteratura nel 1975 Eugenio Montale e il grande pittore macchiaiolo Telemaco Signorini.
E anche la cucina tipica sarà una scoperta. I sapori semplici ma gustosi dei piatti tradizionali ben caratterizzano queste terre popolate da marinai e contadini.
Imperdibili le acciughe fritte o ripiene di Monterosso. I piatti di pesce con orate, polpi, branzini, seppie e totani fanno da padrone in quasi tutti i ristoranti ma da provare sono anche le torte d’erbi e la squisita focaccia, ottima per uno spuntino un po’ a tutte le ore.
Dissetanti negli afosi pomeriggi d’estate sono le granite col succo di limone di Monterosso mentre valgono un assaggio i vini bianchi prelibati doc provenienti dalle uve coltivate nei terrazzamenti. Per accompagnare un dessert? Un must è lo Sciacchetrà, un vino passito prodotto in quantità limitatissima. Ottimo.